Pubblico anche io le mie proposte inviate nella manifestazione d'interesse a componente ANAC, sperando che possano essere prese in considerazione da chi sarà in futuro tra i componenti dell'autorità e per stimolare un dibattito costruttivo:
Proposte e linee di
attività istituzionali
L’autorità
anticorruzione ANAC dovrebbe focalizzare la propria attività pianificando gli
interventi da realizzare nel breve, medio e lungo periodo, garantendo la
concreta semplificazione e standardizzazione degli adempimenti di propria
competenza, seguendo un percorso continuo di accompagnamento e di supporto alle
pubbliche amministrazioni. La programmazione delle attività e il relativo stato
di avanzamento, dovrebbe essere pubblicato on-line, in un processo continuo di
partecipazione e di consultazione con la società civile.
In particolare,
sarà indispensabile attivare linee di attività specifiche per le seguenti macro
aree, assicurandone un’efficace correlazione: anticorruzione, trasparenza,
OPENDATA e performance.
Tutte
le attività dell’ANAC dovranno comunque essere ispirate ai principi dell’OPEN
GOVERNMENT.
A)Anticorruzione:
1)Attività a livello organizzativo – E’
indispensabile attivare un piano di comunicazione, rivolto anche a rafforzare
le relazioni con l’estero, in modo da assicurare la massima diffusione delle
azioni intraprese e dei relativi risultati in tema anticorruzione (a seguito
della L.190/2012 e Dlgs.33/2013), anche
ai fini del miglioramento del nostro Paese rispetto ai ranking internazionali e EU.
Inoltre
è importante avviare azioni volte a garantire la piena conoscibilità delle
problematiche della corruzione attraverso la realizzazione di protocolli
d’intesa e progetti in partnership con il Ministero dell’Istruzione, Università
e Ricerca ed eventuali associazioni per la realizzazione di pacchetti
formativi, di strumenti, di contest, che sensibilizzino gli alunni e gli
studenti universitari su questo tema.
Garantire
che, nei percorsi formativi iniziali dei dirigenti pubblici e dei funzionari,
siano inseriti corsi che favoriscano lo sviluppo di una cultura etica,
attivando protocolli d’intesa con le Scuole delle Pubbliche Amministrazioni,
sia a livello centrale sia locale, e seguendone la loro attuazione nel tempo.
Assicurare,
l’effettiva conoscenza dei codici di comportamento da parte del personale
pubblico, attraverso mirate azioni di comunicazione (eventi, e-mail,
comunicazioni on-line).
Monitorare,
le azioni disciplinari intraprese in tema anticorruzione, attraverso l’utilizzo
di procedure informatizzate.
Favorire
il coinvolgimento della società civile (associazioni, cittadini, etc.) per la
definizione di azioni e progetti innovativi che riducano la corruzione
attraverso consultazioni on-line e laboratori in presenza utilizzando
metodologie OST.
2)Attività sui sistemi informativi ed ICT
– I piani anticorruzione dovranno essere compilati on-line attraverso l’implementazione
di un unico sistema informativo di analisi e di gestione del rischio per i
settori definiti dal piano nazionale anticorruzione da mettere a disposizione
di tutte le pubbliche amministrazioni, in modo da garantire, sia la
identificazione di una ontologia dei rischi e delle misure da intraprendere il
più possibile standardizzata, sia la possibilità di conoscere, in tempo reale e
anche da parte di tutti i cittadini, lo stato di attuazione dei piani
anticorruzione delle singole amministrazioni, così da intraprendere, velocemente
le eventuali azioni correttive. Oltre a ciò è importante aprire un canale web
per i wistherblower (assicurandone l’anonimato), in modo da favorire
l’emersione di episodi corruttivi nelle pubbliche amministrazioni.
B)Trasparenza OPENDATA e performance
1) Azioni a livello organizzativo –E’
importante semplificare, attraverso la definizione di una guida agli
adempimenti che riporti anche esempi concreti e di best practise, gli obblighi
di pubblicazione relativi al Dlgs.33/2013, nonché accompagnare le
amministrazioni nella reingegnerizzazione dei processi per favorire la massima
informatizzazione possibile nel flusso “di generazione dei dati” relativi ai
diversi settori d’interesse.
E’ necessario attivare concrete azioni sulla
trasparenza e in particolare nella definizione, così come previsto dal Dlgs.33/2013,
degli standard per la pubblicazione dei dati in collaborazione con il
Dipartimento della funzione pubblica e con l’Agenzia per l’Italia digitale. A
tal fine è opportuno focalizzare l’attenzione sui formati aperti, sugli
OPENDATA, favorendo, oltre alla pubblicazione dei dati della spesa, anche la
massima trasparenza sui dati relativi al “business” delle PA, ai servizi
significativi che esse erogano: Istruzione, salute, giustizia, criminalità, università
e ricerca.
2)Attività sui sistemi informativi ed ICT
– E’ importante integrare le diverse fonti informative già in uso da parte
della ANAC (portale della trasparenza) con quelle del DFP, garantendo
l’interoperabilità dei sistemi e la fruibilità dei dati raccolti da parte di
tutti i cittadini, in modo da poter abilitare meccanismi virtuosi di
partecipazione e collaborazione secondo quelli che sono i principi dell’OPEN
GOVERNMENT.
A
tal fine è necessario sviluppare il portale della trasparenza come un vero
sistema informativo gestionale, integrato, tra l’altro con quello relativo
all’anticorruzione, in cui i piani delle performance e i piani della
trasparenza vengono compilati on-line, in modo da garantire la definizione di
azioni ex post, in tempo reale e sulla base di una conoscenza, il più possibile
oggettiva, dei dati rilevati. I cittadini dovrebbero essere coinvolti,
attraverso meccanismi di consultazione on-line e in presenza nel processo di
valutazione delle performance delle PA. In questo modo sarebbe integrato un
sistema di qualità formale, ispirata dall’adempimento a determinate regole e
procedure, con quello di qualità effettivamente percepita dai cittadini.
Inoltre,
in questa direzione è fondamentale un’evoluzione dello strumento “Bussola della
trasparenza”, previo accordo con il DFP, aggiungendo funzionalità che possano
consentire, in tempo reale, da parte degli OIV l’attestazione delle
pubblicazioni e la valutazione dei contenuti pubblicati, in modo da migliorare attraverso
un “processo continuo” la trasparenza.
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