Tanti
sono i commenti di questi giorni sull'AGID e sul come fare per consentire
una forte scossa verso l'effettiva attuazione dell'agenda digitale nel nostro
Paese. Ciascuno cerca di dare il suo contributo di idee e proposte.
Di
certo la governance del digitale rappresenta uno dei problemi fondamentali del
nostro Paese oggi.
Quale
è la soluzione? Come fare per garantire il raggiungimento degli obiettivi
dell'agenda digitale?
Ipotesi
di azioni tecnologiche, di introduzione di ecosistemi digitali innovativi sulla
base di modelli attuati in altri ambiti, oppure di modifiche alla
organizzazione dell'AGID, sono solo alcune delle le idee di tendenza di questi
ultimi giorni. Tutte cose necessarie ma a mio avviso non sufficienti a
migliorare la situazione. E' importante capire quale sia il motivo reale per
cui ogni pubblica amministrazione "va per conto suo" nonostante
sia più volte stato detto quale è la via da seguire e le cose da fare....
E
allora penso al "budget IT", "questo sconosciuto",
che rappresenta la radice delle cause della non razionalizzazione degli interventi
ICT, della mancata adozione degli standard, del numero elevato di banche dati e
dei ced presenti su tutto il territorio nazionale, etc.
E'
Sì, perché chi ha il budget IT decide cosa fare, come, quando e con quali
priorità.
In
pratica ogni PA ha un budget finanziario, assegnato sotto forma di capitoli di
spesa ( per le amministrazioni centrali) con cui effettuare una serie di azioni
di digitalizzazione. E allora capita spesso che queste azioni non siano
effettivamente in linea con quanto definito da AGID o dalle politiche a livello
centrale sul digitale, o per volontà o per incompetenza o per altro... E' un
problema di sanzioni? No! Non ci credo alle sanzioni nei confronti delle
pubbliche amministrazioni!
Ci
sono strumenti per evitare che ciò accada? Certamente, e uno degli strumenti,
di cui non si parla mai e che nelle diverse trasformazioni degli Enti
dell'informatica della PA (da AIPA in poi) ha assunto un ruolo sempre più
marginale (purtroppo!), è quello che il legislatore ha affidato all’ AGID,
attraverso quanto previsto dall’articolo 3 del d.lgs. 177/2009. In base a
questo articolo : "
Digitpa esprime pareri tecnici, obbligatori e non vincolanti, sugli
schemi di contratti stipulati dalle pubbliche amministrazioni centrali
concernenti l'acquisizione di beni e servizi relativi ai sistemi informativi
automatizzati per quanto concerne la congruità tecnico-economica, qualora il
valore lordo di detti contratti sia superiore a euro 1.000.000,00 nel caso di
procedura negoziata e a euro 2.000.000,00 nel caso di procedura ristretta o di procedura
aperta. Il parere dell'Ente e' reso entro il termine di quarantacinque giorni
dal ricevimento della relativa richiesta.....". Vi pare poco? Assolutamente
no , questo articolo è fondamentale, perchè attraverso questi pareri, è
possibile indirizzare anche le scelte tecnologiche, la razionalizzazione,
l'adozione di standard... , l'open source, etc.
Quindi, per garantire l'attuazione delle politiche del digitale, o si centralizza il budget IT ( come spesso accade nelle multinazionali per uniformare e razionalizzare...), oppure, così come previsto dalla norma sopra richiamata, viene rafforzato opportunamente il sistema dei pareri, anche attraverso una sua estensione a livello territoriale (trovando un modo per non burocratizzare eccessivamente questa attività).
Quindi, per garantire l'attuazione delle politiche del digitale, o si centralizza il budget IT ( come spesso accade nelle multinazionali per uniformare e razionalizzare...), oppure, così come previsto dalla norma sopra richiamata, viene rafforzato opportunamente il sistema dei pareri, anche attraverso una sua estensione a livello territoriale (trovando un modo per non burocratizzare eccessivamente questa attività).
Nel secondo caso sarebbe “bello” che "questi pareri" venissero pubblicati.... contemporaneamente
alla pubblicazione delle gare per i quali sono emanati.... ;perché
rappresentano uno strumento potente di attuazione di politiche pubbliche, di
cui abbiamo un drammatico bisogno in questo momento... e nel prossimo futuro….
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