martedì 25 ottobre 2016

La civiltà dei flussi

Alla città del futuro dovremo saperci adeguare sempre di più in quanto ci stiamo muovendo verso la “civiltà dei flussi”: flussi di dati, di mezzi di trasporto, di persone, di nuove culture in comunicazione continua e fortemente interagenti gli uni con gli altri.
Il mondo digitale costituirà supporto costante a tutti questi flussi e con esso dovremo convivere con convinzione crescente, ma con grande attenzione. Tale mondo può apparire pervasivo, coinvolgente, affascinante da certi punti di vista, ma occorre tenere in conto che accanto ad ogni rivoluzione tecnologica sono presenti aspetti da non sottovalutare, che potrebbero generare nuove problematiche di non semplice soluzione.A chi stiamo dando il controllo dell’enorme quantità di dati digitali e del loro smistamento? Quali metodologie saranno adottate per il processo di semplificazione e di gestione?
Come verranno scelti e compressi o sintetizzati i dati per un razionale immagazzinamento per poterli poi farli riapparire auspicabilmente senza distorsione al momento del bisogno?
Saranno preservati gli effetti psicologici legati alle emozioni, alle empatie, al senso di meraviglia che una normale comunicazione comporta?
Potrebbe diventare tutto più veloce al punto in cui potremmo sentirci lontani invece che vicini, le transizioni ricco-povero potrebbero accelerare, a seguito di repentine variazioni procurate da manipolazioni dei titoli in borsa generando situazioni poco sostenibili e poco tollerabili.
I destini del mondo potrebbero essere composti e decomposti con velocità non facilmente predicibili....

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