Alla città del futuro dovremo saperci adeguare sempre di più in quanto
ci stiamo muovendo verso la “civiltà dei flussi”: flussi di dati, di
mezzi di trasporto, di persone, di nuove culture in comunicazione
continua e fortemente interagenti gli uni con gli altri.
Il mondo
digitale costituirà supporto costante a tutti questi flussi e con esso
dovremo convivere con convinzione crescente, ma con grande attenzione.
Tale mondo può apparire pervasivo, coinvolgente, affascinante da certi
punti di vista, ma occorre tenere in conto che accanto ad ogni
rivoluzione tecnologica sono presenti aspetti da non sottovalutare, che
potrebbero generare nuove problematiche di non semplice soluzione.A chi
stiamo dando il controllo dell’enorme quantità di dati digitali e del
loro smistamento? Quali metodologie saranno adottate per il processo di
semplificazione e di gestione?
Come verranno scelti e compressi o
sintetizzati i dati per un razionale immagazzinamento per poterli poi
farli riapparire auspicabilmente senza distorsione al momento del
bisogno?
Saranno preservati gli effetti psicologici legati alle
emozioni, alle empatie, al senso di meraviglia che una normale
comunicazione comporta?
Potrebbe diventare tutto più veloce al punto
in cui potremmo sentirci lontani invece che vicini, le transizioni
ricco-povero potrebbero accelerare, a seguito di repentine variazioni
procurate da manipolazioni dei titoli in borsa generando situazioni
poco sostenibili e poco tollerabili.
I destini del mondo potrebbero essere composti e decomposti con velocità non facilmente predicibili....
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